Mappa della Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo
In basso le fermate della tratta urbana, in alto le fermate della tratta extraurbana
La ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, indicata con le abbreviazioni RCV o FC3 e nota anche come ferrovia Roma Nord, è una ferrovia italiana ex concessa che collega la stazione di Piazzale Flaminio, a Roma, con la stazione di Viterbo via Civita Castellana. è lunga complessivamente 102 km ed è suddivisa in due tratte:
Il primo collegamento tra la Capitale e la città di Civita Castellana risale agli inizi del XX secolo quando, su iniziativa dell'ingegnere Ettore Angelelli, fu costruita la tranvia Roma-Civita Castellana, prolungata nel 1913 con la tratta ferroviaria Civita Castellana-Viterbo. Le gravi difficoltà economiche derivate dal traffico non elevato portarono al tracollo finanziario della società esercente, che fu rilevata dalla Société des Tramways et Chemins de Fer Rome-Nord, conosciuta in Italia come Società Tramvie e Ferrovie Roma-Nord. Obiettivo dichiarato dell'operazione, appoggiata dalla politica locale, era quello di attuare un radicale ammodernamento dei due impianti trasformandoli in una ferrovia vera e propria.
Il 27 luglio 1921 si costituì a tal fine, a Roma, la Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN), con
capitale
sociale di 6 000 000 di lire. Il trasferimento delle concessioni fu aggiornato con una nuova convenzione
approvata con
Regio decreto del 31 maggio 1923 che elevava appunto il valore delle sovvenzioni[4] e sancito con Regio
decreto
nº 1744 del 22 luglio. Rilevato dunque l'esercizio, la SRFN avviò la costruzione della nuova ferrovia che
fra Roma e
Civitacastellana era destinata a sostituire completamente la tranvia. Nel 1927 venne deciso di adottare lo
scartamento
ordinario e l'elettrificazione in corrente continua a 3000 V, in conformità con gli impianti FS così da
attuare
agevoli interscambi.
Il piano regolatore di Roma del 1931 impose la completa ricostruzione del tratto di penetrazione
urbana, che portò alla sostituzione della linea tranviaria a favore di un nuovo tratto sotterraneo
progettato dall'ingegnere
milanese Ernesto Besenzanica, già ideatore della Ferrovia Sangritana. Si decise di allargare la sagoma
limite in modo da
permettere il transito non solo alle normali carrozze, ma anche ai carri merci standard in servizio sulla
rete statale.
La linea venne aperta all'esercizio il 28 ottobre 1932, nel decimo anniversario della marcia su Roma, e venne presto soprannominata semplicemente Roma nord. Per l'apertura venne organizzata una massiccia campagna pubblicitaria che, come simbolo della tratta, utilizzò l'immagine del Monte Soratte, visibile dalla stazione di Sant'Oreste.